Tavolo Migranti

Tavolo Migranti

Risultanze del Tavolo Migranti 2024-2025

Obiettivo generale e indicazioni operative per il documento programmatico 2025-2028 “Organizzare la Speranza”

Obiettivo generale

Promuovere una società plurale, giusta e solidale, contrastando le disuguaglianze sistemiche e affermando una cultura dei diritti attraverso percorsi stabili di accoglienza e inclusione, che riconoscano nei migranti soggetti attivi di cambiamento e cittadinanza, valorizzando l’educazione interculturale e la comunità educante come strumenti di trasformazione sociale.

1. Formare le comunità educanti all’accoglienza interculturale e alla lettura dei contesti
● Promuovere percorsi formativi comuni e continuativi che coinvolgano educatori, volontari, professionisti del settore ed ex allievi, per creare equipe integrate capaci di rispondere ai bisogni emergenti.
● Integrare il Sistema Preventivo di Don Bosco come modello pedagogico per la prevenzione delle fragilità nei percorsi educativi.
● Introdurre una valutazione periodica delle competenze acquisite nei percorsi formativi, per monitorare l’efficacia delle attività educative e migliorare i percorsi di crescita professionale.
● Favorire spazi di confronto e autoriflessione comunitaria nelle CEP, per costruire una cultura educativa interculturale e corresponsabile.
● Promuovere momenti di animazione interculturale e dialogo ecumenico, valorizzando l’educazione alla trascendenza come strumento di riconciliazione culturale e coesione sociale.
● Organizzare momenti di vita comunitaria tra educatori, volontari, consacrati e accolti, per rafforzare le relazioni e promuovere un senso di appartenenza autentico. L’oratorio deve essere riconosciuto come luogo privilegiato di formazione spirituale e interculturale, dove promuovere incontri e attività che favoriscano l’integrazione.

In sintesi – formare le comunità educanti all’accoglienza interculturale e alla lettura dei contesti. Sviluppare percorsi formativi comuni e continuativi per la creazioni di equipe integrate (es: educatori, volontari, professionisti, ex allievi,) integrando il sistema preventivo di Don Bosco come modello pedagogico, favorire spazi di confronto e auto-riflessione comunitaria promuovendo momenti di animazione interculturale e dialogo ecumenico, organizzare momenti di vita comunitaria tra educatori, volontari, consacrati e accolti riconoscendo la centralità dell’oratorio come luogo privilegiato di formazione spirituale e interculturale.

2. Creare un osservatorio delle fragilità invisibili e dei bisogni emergenti e uno spazio permanente di condivisione per le opere e i servizi della rete
● Costituire un osservatorio stabile per documentare, mappare e monitorare i bisogni emergenti e le fragilità invisibili derivanti da traumi post-migratori (es. salute mentale, violenza, minori soli, bisogni spirituali, traumi post-migratori), favorendo un flusso continuo di informazioni che restituisca e favorisca un processo di feedback continuo dalle opere e servizi della rete presenti sui territori.
● Creare uno spazio di co-progettazione e confronto strategico dove, a partire dai bisogni emersi e con il coinvolgimento attivo dei migranti, le opere possano discutere di strategie educative e di advocacy, nonché di progettualità condivise, attraverso lo scambio di strumenti, buone prassi e metodi innovativi, anche attraverso piattaforme digitali condivise. In sintesi: creare un osservatorio delle fragilità invisibili e dei bisogni emergenti e uno spazio permanente di condivisione per le opere e i servizi della rete. Costituire un osservatorio stabile per documentare, mappare e monitorare i bisogni emergenti e le fragilità invisibili derivanti da traumi post-migratori (es. salute mentale, violenza, minori soli, bisogni spirituali, traumi post-migratori), favorendo un flusso continuo di informazioni che restituisca e favorisca un processo di feedback continuo dai territori. Creare uno spazio di co-progettazione e confronto strategico dove si possa discutere di strategie educative e di advocacy, nonché di progettualità condivise, attraverso lo scambio di strumenti, buone prassi e metodi innovativi, anche attraverso piattaforme digitali condivise.

3. Promuovere una narrazione salesiana dell’inclusione come atto culturale e politico
● Raccontare l’accoglienza come normalità quotidiana, valorizzando le storie di vita e le pratiche educative che emergono nelle opere salesiane.
● Costruire un ecosistema narrativo integrato, che coinvolga media tradizionali, social network, scuole e comunità locali, per amplificare l’impatto delle storie.
● Attivare spazi di confronto nelle CEP per generare consapevolezza culturale e sociale sull’inclusione e i diritti dei migranti.
● Valorizzare l’oratorio come luogo di integrazione interculturale, promuovendo attività comunitarie, scambi culturali e laboratori di dialogo spirituale condiviso.
● Partecipare con protagonismo a tavoli e campagne tematiche nazionali ed europee (es. referendum cittadinanza, advocacy territoriale), rafforzando la rete di supporto alle opere salesiane.
● Coltivare reti reali e stabili tra le opere sociali della rete, evitando collaborazioni occasionali e promuovendo una partecipazione costante e strutturata.

In sintesi: promuovere una narrazione salesiana dell’inclusione come atto culturale e politico. Raccontare l’accoglienza come normalità quotidiana, anche tramite le CEP e gli oratori, valorizzando le storie di vita e le pratiche educative emergenti; costruire un ecosistema narrativo integrato, che coinvolga media tradizionali, social network, scuole e comunità locali, per amplificare l’impatto delle storie; coltivare reti reali e stabili tra le opere e servizi sociali della rete salesiana, evitando collaborazioni occasionali e agendo come rete di supporto partecipando con protagonismo a campagne e tavoli locali, nazionali ed europei.

4. Costruire un modello salesiano condiviso di accoglienza e integrazione che favorisca l’empowerment dei migranti
● Definire standard comuni e linee guida per le opere e i servizi sociali impegnati nelle migrazioni, ispirandosi alle esperienze consolidate di opere e servizi sociali della rete.
● Introdurre strumenti operativi chiari, come un Codice Etico Salesiano per orientare le pratiche educative, promuovendo una cultura dell’accoglienza condivisa.
● Promuovere filiere di accoglienza generative per garantire percorsi di continuità educativa a MSNA e neo-maggiorenni, favorendo il prosieguo amministrativo come strumento di continuità educativa e abitativa.
● Sperimentare modelli abitativi flessibili, comunitari e stabili, capaci di favorire l’autonomia abitativa e l’inclusione sociale, includendo i corridoi umanitari come buona prassi di ingresso sicuro e dignitoso.
● Riconoscere l’oratorio come spazio privilegiato di integrazione tra giovani locali e migranti, promuovendo attività interculturali, laboratori, momenti di vita condivisa e percorsi di crescita interna che stimolino il passaggio dall’accoglienza alla partecipazione attiva nelle comunità locali, fino a ruoli di responsabilità e leadership.
● Favorire l’ideazione e implementazione di progettualità che favoriscano l’empowerment ed il coinvolgimento attivo dei migranti, anche nelle scelte educative e comunitarie, promuovendo percorsi di leadership comunitaria per rafforzare le capacità decisionali e la partecipazione attiva nei contesti locali.

In sintesi: costruire un modello salesiano condiviso di accoglienza e integrazione che favorisca il protagonismo e l’empowerment dei migranti. Definire standard comuni e linee guida attraverso strumenti operativi chiari (es. codice etico salesiano dell’accoglienza), promuovere filiere di accoglienza generative per garantire a MSNA e neomaggiorenni dei percorsi di continuità educativa (corridoi umanitari, prosieguo amministrativo), ed abitativa attraverso modelli abitativi flessibili, comunitari e stabili, costruendo al contempo percorsi individualizzati che favoriscano il protagonismo e l’empowerment dei migranti all’interno delle comunità. 

Organizzare la speranza

Roma 16 – 18 settembre.
Sogno, progetto, impresa.

salesianiperilsociale.it

Su questa pagina i contenuti e le dirette della Assemblea nazionale 2022

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