31 marzo – Incontro territoriale Genova

31 marzo – Incontro territoriale Genova

Nella mattinata di venerdì 31 marzo 2023 si è tenuto il settimo incontro territoriale del processo di partecipazione dal basso nella sede di Genova, alla presenza di circa 25 persone, provenienti dalle realtà salesiane della Liguria.

L’incontro si è aperto con il saluto di benvenuto di don Sergio Pellini – Direttore dell’Opera Don Bosco di Genova Sampierdarena, il quale ha sottolineato la centralità dell’attenzione ai giovani e alle loro prospettive di futuro nella missione salesiana, e il saluto di don Emanuele De Maria – Coordinatore del Comitato Salesiani per il Sociale Italia Centrale, che ha introdotto le realtà presenti.

In seguito, è intervenuto don Francesco Preite – Presidente di Salesiani per il Sociale, ponendo l’accento sulle sfide che oggi ci troviamo a fronteggiare: “La povertà in Italia sta crescendo e con essa aumentano anche le diseguaglianze e i divari territoriali. L’Italia è anche il Paese con il maggior numero di NEET.

“C’è un tema di esigibilità dei diritti molto forte sul territorio nazionale” ha sottolineato, focalizzando poi diversi elementi che sollecitano il carisma salesiano nel contesto attuale, quali la svolta sociale proveniente dalla Chiesa, la lettera del Rettor Maggiore, la Riforma del Terzo Settore e il Congresso Internazionale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani. Così, don Francesco Preite, rilanciando l’importanza dell’incontro e dell’ascolto dei territori, ha presentato il processo di partecipazione dal basso promosso da Salesiani per il Sociale e portato avanti in sinergia con l’Osservatorio Salesiano per i Diritti dei Minori, per costruire insieme il documento programmatico di animazione di Salesiani per il Sociale 2023-2026.

Infine, ha richiamato i tre principali strumenti di animazione e partecipazione messi a disposizione – gli incontri territoriali, la piattaforma digitale e i tavoli nazionali –, invitando tutti ad avanzare proposte o suggerimenti e dichiarando: “Con le vostre idee contribuite a creare il documento programmatico di Salesiani per il Sociale dei prossimi anni, che sarà il frutto della collaborazione di tutti noi”.

Successivamente, don Rafael Bejarano – Referente per le Opere Sociali nel Settore della Pastorale Giovanile, offrendo uno sguardo internazionale a partire dalle linee del Congresso Internazionale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani, ha rilanciato la sfida centrale di diventare più organici, nelle 134 Nazioni in cui i Salesiani sono presenti, mettendo altresì in risalto la necessità di conoscersi e lavorare insieme, da considerarsi come una preziosa opportunità ma anche un’importante responsabilità.

Isabella Cordisco – Docente presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma che insieme a Micol Trillo è parte dell’Osservatorio Salesiano per i Diritti dei Minori, ha curato ulteriormente la spiegazione del processo di partecipazione dal basso “Organizzare la speranza”, delineando il percorso costruito, le sue diverse tappe, la metodologia impiegata e le finalità perseguite.

Nel suo intervento, Isabella Cordisco, ricordando innanzitutto che l’obiettivo del processo è quello di creare una rete effettiva, fatta di legami e relazioni, ha poi sottolineato che il processo attivato intende partire dal basso, dalla realtà concreta, dall’esperienza, in quanto è proprio l’esperienza che crea conoscenza e infine ha illustrato il funzionamento della piattaforma digitale organizzarelasperanza.net, quale strumento nato per continuare a riflettere e proporre contributi, esortando tutti a partecipare con idee, intuizioni, esperienze territoriali, proposte o
richieste, poiché

“solo così possiamo cambiare la logica e quindi non costruire documenti che siano pensati a priori o dall’altro ma proprio a partire da ciascuno”.

In seguito, è stato dedicato spazio a un momento di lavoro, guidato da Riccardo Mariani – Formatore di Metodi Milano e condotto attraverso la metodologia del world café, durante il quale i partecipanti all’incontro hanno dialogato e riflettuto insieme, confrontandosi e articolando idee e proposte sulle aree di sfida della missione salesiana.

Al termine dei lavori, ha avuto luogo un momento di restituzione in plenaria, da cui sono emerse molteplici idee e interessanti sollecitazioni, tra cui:

  • Creare una cultura del “giovane povero” nelle comunità e promuovere incontri con la cittadinanza per sensibilizzare verso queste realtà giovanili
  • Organizzare incontri di condivisione e confronto su obiettivi, finalità, difficoltà e strategie utilizzate all’interno delle nostre opere, partendo quindi da un lavoro di rete tra i Salesiani per poi essere facilitati nella rete sul territorio
  • Avere un buon rapporto con le famiglie dei giovani accolti, condividendo obiettivi e percorsi dei ragazzi e creare un ponte con la realtà esterna, costruendo autonomia
  • Promuovere progetti di accompagnamento delle famiglie
  • Destinare gli spazi disponibili negli oratori soprattutto ai giovani e garantire tali spazi
  • Fornire ai giovani neet opportunità esperienziali coinvolgenti che li aiutino nella conoscenza e comprensione di sé anche rispetto a un possibile progetto di vita
  • Per favorire l’inserimento socio-lavorativo dei giovani, recuperare la collaborazione con le istituzioni, le aziende private e gli enti formativi
  • Coinvolgere i giovani in attività artistiche e ludiche che permettano loro di trovare campi in cui sentirsi capaci
  • Per l’integrazione dei giovani migranti, offrire l’opportunità di fare esperienze tramite anche laboratori artistici e dar loro la possibilità di esprimere la propria persona e la propria cultura
  • Promuovere percorsi per aiutare i migranti a integrarsi anche dal punto di vista burocratico
  • Attivare alleanze e collaborazioni con enti locali, realtà del territorio e aziende
  • Favorire occasioni di formazione e coordinamento tra gli OLP del Servizio Civile.

In conclusione, don Francesco Preite, nel ringraziare per il lavoro svolto ha ribadito l’importanza della partecipazione, ricordando che il nostro sistema è fortemente interconnesso e invitando ancora una volta tutti i partecipanti ad offrire contributi sulla piattaforma digitale.

Infine, ha ringraziato per il ruolo attivo svolto dall’Osservatorio Salesiano per i Diritti dei Minori ribadendone l’importanza strategica e il delicato ruolo che sta assumendo e assumerà nell’aiutare, in sinergia con gli uffici nazionali, a portare a convergenza i numerosi contributi che stanno emergendo dal processo dal basso.

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Organizzare la speranza

Roma 16 – 18 settembre.
Sogno, progetto, impresa.

salesianiperilsociale.it

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