20 aprile – Incontro territoriale Venezia-Mestre

20 aprile – Incontro territoriale Venezia-Mestre

Nella mattinata di giovedì 20 aprile 2023 ha avuto luogo il decimo e ultimo incontro territoriale del processo di partecipazione dal basso, nella sede di Mestre, alla presenza di circa 30 persone, provenienti dalla rete sociale salesiana dell’Italia del Nord Est (Veneto, Friuli, Trentino, Alto Adige).

L’incontro è stato preceduto da un confronto tra le organizzazioni, curato da don Massimo Zagato, Delegato di Pastorale Giovanile, sulla struttura dei redigendi Progetti Educativi Pastorali Salesiani Locali del Triveneto (PEPS Locali).

L’esigenza di elaborazione dei PEPS locali, in ciascuna realtà educativa, nasce dalla volontà di declinare territorialmente gli indirizzi della Pastorale Ispettoriale, dentro una “mentalità comune” e nella condivisione di criteri chiari e obiettivi partecipati, che possano garantire la gestione condivisa dei processi pastorali, nelle singole articolazioni dell’Ispettoria.

Le linee guida illustrate da don Massimo, per ciascun PEPS locale, prevedono una strutturazione del documento su 3 capitoli: a. Lo sfondo (analisi e descrizione della realtà sociale ed ecclesiale nel territorio); b. l’ambiente pastorale (la forma e i soggetti del servizio educativo); c. la progettualità (obiettivi e indicatori dell’anno pastorale in corso).

A seguire, il gruppo di lavoro del processo dal basso dei Salesiani per il Sociale, presente all’incontro in modalità ibrida (remoto e presenza), ha introdotto gli obiettivi di lavoro della giornata, sottolineando l’importanza del processo e il percorso che progressivamente si è andato definendo nei mesi passati.

In particolare, il Presidente di Salesiani per il Sociale, don Francesco Preite, nella ricorrenza dei trent’anni dalla sua morte, ha ricordato la figura di don Tonino Bello e il suo carattere umile e visionario, enfatizzandone i tratti non violenti e di assoluta propensione verso gli ultimi. Tracciando un parallelo tra il carisma di don Bello e quello di don Bosco, invitando i territori ad assumere un nuovo protagonismo sulla scena nazionale, per rafforzare la comunità salesiana, sulle grandi sfide dell’Italia sociale.

A seguire, Vitandrea Marzano, ha ulteriormente approfondito la metodologia del processo di partecipazione dal basso, descrivendone le principali tappe, la metodologia e le finalità, rimarcando l’esigenza di contaminare maggiormente il dialogo tra ispettorie e tra nord e sud dell’Italia, per cercare strade nuove di collaborazione e cooperazione, dentro una visione comune salesiana.

Ha inoltre illustrato la piattaforma di partecipazione digitale www.organizzarelasperanza.net e il suo funzionamento, spiegando che si tratta di uno strumento utile per continuare a riflettere dopo gli incontri territoriali, e per ampliare la platea dei soggetti coinvolti, esortando i presenti a partecipare e formulare proposte per la redazione del documento da proporre, il prossimo giugno, in Assemblea.

A seguire, Riccardo Mariani ha proposto un focus sulla metodologia del world café e sull’agenda dei lavori di gruppo, invitando a dialogare su quattro tavoli e tre turni, attorno alle 5 aree di sfida della missione salesiana.

Al termine dei giri di tavolo, è seguito un momento di restituzione in plenaria delle molteplici e interessanti sollecitazioni emerse nei tavoli di lavoro. E in particolare, nell’ambito dei confronti, sono emersi contributi sulle aree di sfida 3 (Tutela minori ed educazione giovani), 4 (Accoglienza ed integrazione migranti) e 5 (inserimento sociale e lavorativo).

Più specificatamente, tra le sensibilità più marcate si rileva il supporto all’adolescenza, tra vecchi e nuovi bisogni sociali e psico-relazionali, la professionalizzazione e la stabilità salariale degli operatori socio-educativi, il collegamento tra scuole, realtà sociali, presidi sanitari e aziende territoriali, un maggior raccordo tra le realtà salesiane e le istituzioni locali, l’esigenza di un sostegno nazionale sulle grandi sfide delle migrazioni e dell’integrazione, perché gli oratori possano adeguatamente fronteggiarle.

Tra i temi trasversali dei 4 tavoli, si avverte il bisogno di lavorare sulla prevenzione, in famiglia, a scuola, nella società, fornendo un solido orientamento non solo professionale ma valoriale e psico-attitudinale, per rinforzare l’autostima e la convinzione morale dei giovani, specie più vulnerabili.

Allo stesso modo, si registra una preoccupazione sentita sulle sorti dei Minori Stranieri non Accompagnati (MSNA), in forte ascesa presso le comunità e che necessitano di una trama educativa molto forte e di una seria cooperazione tra istituzioni e terzo settore a livello locale.

A conclusione dell’incontro, Andrea Farina, invitando tutti a iscriversi sulla piattaforma e a esprimersi, ha sottolineato che il lavoro attivato porta tanta ricchezza, facendo emergere differenze territoriali ma anche elementi di unità, e ha ricordato quanto l’attivazione sia indispensabile in questa fase costituente dell’Associazione.

Infine, don Francesco Preite ha ringraziato i presenti per gli spunti emersi nei tavoli di lavoro e l’Osservatorio Salesiano per i Diritti dei Minori per il ruolo assunto nella conduzione di un processo che vedrà il suo primo esito nella prossima Assemblea di giugno.

Organizzare la speranza

Roma 16 – 18 settembre.
Sogno, progetto, impresa.

salesianiperilsociale.it

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