Sintesi dei lavori dei Tavoli Nazionali nell’anno 2023-24

Sintesi dei lavori dei Tavoli Nazionali nell’anno 2023-24

Organizzare la Speranza

2023 – 2024

 

Premessa  1

  1. Quadro di sintesi del percorso 2
  2. TGS Direttivo 17/04/2024 6
  3. CGS Direttivo incontro dell’08/05/2024 6
  4. Proposte 7

 

Premessa

 

“Organizzare la Speranza” continua nel suo intento di generare processi condivisi e innovativi in un’ottica carismatica.

 

Gli incontri dei Tavoli nazionali di Salesiani per il sociale organizzati secondo le cinque sfide o i cinque ambiti di intervento, sono stati tra i “primi frutti” di questo percorso che, se da una parte presenta dei risultati più visibili, dall’altra parte crediamo che produca frutti meno visibili, ma forse persino più preziosi, come l’attivazione, la prosecuzione e la condivisione dei processi in atto per una maggiore condivisone delle idee e delle esperienze in un’ottica nazionale.

 

In vista dell’assemblea nazionale del 7-8 giugno 2024 e anche al fine di un feedback di verifica del percorso compiuto l’anno scorso, a partire dal mese di gennaio 2024 di quest’anno si è inteso ascoltare nuovamente i Comitati e Presidi territoriali con uno specifico focus di condivisione che ha evidenziato, ancora una volta, la ricchezza dei contenuti che provengono dalle realtà territoriali.

 

Con riferimento al percorso compiuto da gennaio 2024 è necessaria una precisazione metodologica per una restituzione autentica del percorso stesso al Consiglio Direttivo nazionale di Salesiani per il sociale.

 

Il Comitato Italia Centrale nella sua estensione e complessità ha seguito un suo percorso di verifica con una metodologia che evidenziasse negli incontri territoriali effettuati due dimensioni: la prima relativa ad un confronto interno di verifica e condivisione all’interno del Comitato; la seconda dimensione invece richiedeva un confronto e una richiesta di contributo, in termini di riflessione, con la sede nazionale e il Comitato stesso.

 

Con riferimento invece al Comitato Piemonte e Valle d’Aosta (28/02/2024), al Presidio Lombardia/Emilia-Romagna (23/03/2024) e al Comitato Sicilia (6/04/2024) l’equipe nazionale ha proposto le seguenti domande:

 

  • Il percorso Organizzare la speranza si era proposto di promuovere la partecipazione dal basso, elaborare una proposta culturale al passo con i tempi, rafforzare il senso di appartenenza ad una rete associativa di livello nazionale e identificare linee di indirizzo condivise: tra queste intenzioni quale pensi sia stata raggiunta meglio?
  • Ci sono ambiti di intervento inesplorati (perché)?
  • Quanto le sfide hanno orientato il tuo lavoro nel corso di quest’anno?
  • Ci racconti cosa sei riuscito a realizzare?

 

  • Cosa ritieni prioritario in questo momento rispetto ai cinque ambiti di intervento?
  • Cosa ritieni sia migliorabile per il percorso?

 

Il Presidio territoriale Nord Est stante la presenza del solo Presidente ha seguito una riflessione e un confronto diversi. Non è stato possibile l’incontro con il Comitato Italia Meridionale in quanto l’incontro era stato previsto per il 20 aprile 2024, data in cui è stata celebrata l’ordinazione episcopale del Rettor Maggiore.

 

Con i direttivi del TGS e del CGS sono state proposte le domande di cui sopra. Si è in attesa di un incontro con il Direttivo delle PGS.

 

1.      Quadro di sintesi del percorso

 

Ci pare importante esprimere un quadro sintesi rispetto a quanto emerso dal processo iniziato a decorrere da gennaio 2024, poiché arricchenti e necessarie per leggere le proposte.  È emerso, anzitutto in modo significativo che il processo ha contribuito a delineare chiaramente le linee guida e i settori d’azione di Salesiani per il Sociale; in alcuni casi, come quello del Piemonte e Valle d’Aosta, il documento è stato utilizzato anche nella redazione di altri documenti ispettoriali (PIEMONTE e Valle d’Aosta).

 

Per la SICILIA il processo ha evidenziato:

 

  • l’importanza di organizzare la speranza in maniera professionale e di promuovere il “brand” di Salesiani per il Sociale, poiché si sentono in famiglia.
  • l’importanza dell’appartenenza ad una rete nazionale e delle linee di indirizzo condivise, che aiutano a migliorare le proposte progettuali e formative.
  • l’importanza dell’appartenenza ad una rete accresce anche il senso di appartenenza nel Comitato, trasformato in un luogo di confronto e partecipazione grazie anche all’entusiasmo dei nuovi soci.
  • Si è elogiato il lavoro concreto svolto con organizzare la Speranza e l’importanza del documento “Organizzare la Speranza” come piattaforma culturale condivisa.

Per LOMBARDIA – EMILIA ROMAGNA il processo ha evidenziato

  • la necessità di un percorso condiviso riguardo al processo stesso e si sta lavorando affinché a livello locale e di presidio territoriale si costruisca un senso di appartenenza e conoscenza reciproca tra le realtà sociali presenti.
  • che il processo rappresenta uno stimolo forte per mettere al centro un linguaggio comune e promuovere la costruzione di una rete. Questi stimoli sono cruciali per il processo di costruzione che si sta vivendo a livello di presidio territoriale.
  • l’importanza della formazione nazionale e degli eventi di raccolta fondi per sentirsi parte di una rete più ampia.

 

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Con riferimento a:

 

  • Ci sono ambiti di intervento inesplorati (perché)?
  • Quanto le sfide hanno orientato il tuo lavoro nel corso di quest’anno?
  • Ci racconti cosa sei riuscito a realizzare?

 

PIEMONTE

 

  • l’importanza di favorire la collaborazione tra i Tavoli tematici, soprattutto quando si tratta di ambiti complementari come l’inserimento socio-lavorativo e l’integrazione dei migranti.
  • Questo approccio integrato permette di trovare intersezioni significative tra diversi ambiti di intervento, pur mantenendo una certa specializzazione settoriale.
  • il valore formativo della partecipazione ai progetti nazionali, poiché coinvolgersi nella progettazione offre un’esperienza di apprendimento significativa.
  • soddisfazione per il recepimento del documento da parte dell’Ufficio PG ispettoriale.
  • l’importanza delle opportunità di cittadinanza offerte dai tavoli nazionali e dalla formazione di Salesiani per il sociale.

 

SICILIA

 

  • l’importanza di instaurare un rapporto di amicizia con le mamme dei quartieri con assenza di legalità.
  • promuovere la partecipazione attiva dei ragazzi, offrendo loro responsabilità e ruoli all’interno delle attività, al fine di favorire una maggiore continuità nella loro presenza.
  • l’importanza di rispondere ai bisogni locali attraverso un intervento “dal basso”,
  • la sfida dell’inserimento socio-lavorativo dei giovani e l’importanza di interventi mirati, non limitati alla ricerca attiva di lavoro ma anche alla prevenzione della dispersione scolastica.
  • l’importanza del ruolo della formazione nel favorire un linguaggio condiviso e l’unione tra Salesiani e laici.

 

LOMBARDIA – EMILIA ROMAGNA

 

  • Molto utile la piattaforma digitale ma necessario ulteriori passi a livello locale e ispettoriale per costruire un senso di appartenenza.
  • il processo in corso è uno stimolo forte, che offre l’opportunità di rimettere al centro un linguaggio comune e di concentrarsi sul tema della rete, due elementi stimolanti per il processo di costruzione a livello ispettoriale.
  • l’importanza dei Tavoli nazionali e della formazione nazionale nel coinvolgere sia Salesiani che laici e nel favorire l’uscita dall’autoreferenzialità ispettoriale. Ha sottolineato il ruolo degli eventi di raccolta fondi e della collaborazione con l’ufficio nazionale per l’inserimento lavorativo dei giovani nel sentirsi
  • parte di una rete e nell’uscire dagli schemi consolidati.
  • l’importanza del movimento iniziato dall’Ispettoria per aiutare le realtà sociali salesiane a conoscersi meglio e a sentirsi parte di una comunità più ampia, evidenziando il valore degli incontri che favoriscono la conoscenza reciproca.

 

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Con riferimento a:

 

  • Cosa ritieni prioritario in questo momento rispetto ai cinque ambiti di intervento?
  • Cosa ritieni sia migliorabile per il percorso?

 

PIEMONTE

 

  • In questo dialogo tra i partecipanti, si discute della necessità di stabilire una traccia comune di lavoro e di evitare la frammentazione tra coloro che conoscono bene il documento discusso e coloro che non lo hanno ancora letto. Si evidenzia la mancanza di conoscenza a livello locale di questo documento rispetto ad altri documenti che guidano le azioni locali.
  • Viene sottolineato che il documento in questione cerca di attualizzare i riferimenti normativi e di integrarli con le realtà locali. Si enfatizza la distinzione ma anche l’integrazione tra i livelli di governo a livello di associazione e congregazione, e si sottolinea l’importanza di distinguere i diversi livelli senza separarli completamente.
  • Si evidenzia anche la necessità di far conoscere meglio il documento e di focalizzarsi su temi come l’inserimento sociale e lavorativo dei giovani, suggerendo l’importanza di innovare in questo ambito e di non affidare tutto al CNOS-FAP. L’accoglienza e l’integrazione dei migranti emergono come priorità, considerando il contesto attuale.

 

SICILIA

 

  • Rafforzare alternative come le comunità appartamento per giovani provenienti da famiglie coinvolte nella criminalità organizzata.
  • Urgenza di percorsi di educazione alla genitorialità.
  • Necessità di rendere l’esperienza più attraente e valorizzarne i benefici per la comunità e per i giovani stessi.
  • Priorità all’inserimento lavorativo dei giovani. Richiesta di formule innovative oltre ai tradizionali corsi di formazione. Mancanza di sostegno concreto da parte degli enti locali e regionali per le realtà del Terzo Settore.
  • Priorità assoluta al lavoro per i giovani.
  • Necessità di migliorare i rapporti con la scuola, fornendo formazione specifica ai docenti. Mancanza di interventi strutturati per supportare le famiglie. Importanza di creare convenzioni con aziende per offrire tirocini e opportunità di lavoro ai giovani.
  • miglioramento e adattamento delle piattaforme per favorire incontri e la condivisione di materiali audio-video, consentendo così una migliore comunicazione e collaborazione.
  • supporto per i giovani a rischio, l’urgenza di creare opportunità lavorative e la necessità di migliorare la collaborazione tra istituzioni, organizzazioni e comunità. La formazione specifica, l’innovazione e la creazione di partnership sono considerate fondamentali per affrontare queste sfide.

 

LOMBARDIA – EMILIA ROMAGNA

 

  • l’importanza dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e dell’inserimento sociale e lavorativo dei giovani. Anche se si occupano di diverse sfide, il cuore del loro lavoro resta la tutela dei minori e l’educazione dei giovani.
  • sfida dei minori stranieri non accompagnati e sull’importanza di adattare costantemente le metodologie di accoglienza. Sottolinea anche il ruolo cruciale dei Salesiani nel rispondere a questa sfida e la necessità di esplorare nuove strategie per supportare questi giovani.
  • l’importanza del coinvolgimento delle famiglie nell’inclusione dei minori e dei giovani. Si discute anche dell’urgente necessità di trovare educatori professionali e di lavorare insieme per affrontare le sfide sociali.
  • la priorità di lavorare insieme per affrontare le sfide e si discute dei temi che potrebbero essere affrontati nella formazione nazionale, come la leadership educativa, la mediazione interculturale e lo scambio di buone pratiche.
  • In sintesi si evidenzia che le sfide principali richiedono un focus particolare sull’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e sull’importanza del lavoro di squadra e della formazione professionale.

 

 

 

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Presidio territoriale Nord Est (10/04/2024)

 

Si è focalizzato il tema riguardante l’organizzazione e l’orientamento delle opere sociali salesiane nel territorio del Presidio, con particolare attenzione alla posizione degli enti facenti parte del Presidio rispetto alla riforma del Terzo Settore e all’Associazione Salesiani per il Sociale (SxS). Si è evidenziata la necessità di adeguarsi ai cambiamenti del contesto sociale e normativo, non solo a livello economico ma anche educativo e organizzativo.

 

Si è riflettuto sulla necessità di lavorare in rete per massimizzare l’impatto sociale e ottenere un riconoscimento a livello nazionale. Si è sottolineata l’importanza della partecipazione democratica e del confronto nella formazione degli educatori e nell’organizzazione delle attività sociali.

C’è stato un confronto anche sulla necessità di affrontare le sfide legate all’assistenza ai migranti e di definire chiaramente le aree di intervento, inclusa la formazione degli educatori e la gestione delle emergenze giovanili.

Infine, si evidenziata l’importanza di condividere le pratiche educative e valutare periodicamente le missioni delle opere sociali.

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Italia Centrale (proposte emerse dai vari incontri del Comitato):

 

  • Implementare i progetti di laboratorio e i tavoli di discussione nazionali;
  • Implementare la piattaforma “Organizzare la Speranza” e scrivere contributi ad essa approfittando anche dell’assemblea nazionale;
  • Implementare la Policy di Safeguarding nelle singole associazioni per garantire la protezione e promozione dei minori;
  • Condivisione dell’esperienza dei tirocini degli studenti universitari;
  • Promozione della mediazione culturale;
  • Condivisione dei progetti del servizio civile per orientare i futuri volontari;
  • Advocacy congiunta per avere una voce più forte con le istituzioni;
  • Proposta di apertura di una sede operativa ad Ancona;
  • Importanza di portare la ricchezza delle realtà salesiane nell’interlocuzione con le istituzioni;
  • Proposta l’apertura di un centro diurno a Lattedolce (Sassari) richiesto dai servizi sociali sottolineando l’importanza di normative recenti e la necessità di rispondere a bisogni specifici della comunità.
  • Creazione di un coordinamento delle realtà salesiane presenti nella regione Sardegna, con l’obiettivo di collaborare su progetti comuni, anche partendo da idee semplici come l’iniziativa delle violette solidali a marzo e attività estive congiunte;
  • Diversi partecipanti hanno condiviso le loro esperienze e suggerimenti riguardanti la partecipazione e la formazione nel contesto della tutela dei minori e del servizio civile;
  • Apprezzata l’opportunità di lavorare in gruppo e scrivere progetti durante il modulo di progettazione;
  • Sottolineata l’importanza della partecipazione per la formazione, specialmente per la tutela dei minori;
  • Sono stati suggeriti anche diversi miglioramenti, come organizzare momenti di condivisione anche per gli educatori, programmare meglio la collaborazione tra le realtà e sensibilizzare la comunità sui progetti.

 

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2. TGS – Turismo Giovanile e Sociale _ Incontro del 17/04/2024 con il Consiglio Direttivo nazionale

L’incontro tra i Salesiani per il Sociale (SxS) e il Turismo Giovanile Salesiano (TGS) ha focalizzato l’attenzione su come le due realtà possano collaborare per affrontare sfide comuni e arricchire reciprocamente i rispettivi approcci. Durante la presentazione dello stato dell’arte del processo partecipativo “Organizzare la Speranza” da parte di Andrea Farina, sono emerse domande chiave riguardanti il ruolo del TGS nel contesto di SXS.

Il dialogo successivo ha evidenziato diversi punti di convergenza e opportunità di sinergia. Il TGS si sta impegnando in un percorso di aggiornamento culturale. La formazione è emersa come elemento centrale della collaborazione, con un’attenzione particolare alla Riforma del Terzo Settore e al ruolo del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS).

Sono state sollevate proposte concrete per una partnership più stretta, tra cui la partecipazione del TGS al Forum dei Giovani di SxS, il coinvolgimento nella definizione di strategie per l’inserimento sociale e lavorativo dei giovani, e la condivisione di competenze e risorse per la formazione e la progettazione.

Inoltre, sono state identificate aree tematiche comuni di interesse, come il turismo sociale e culturale, l’ambiente e la cittadinanza attiva, che potrebbero costituire il punto focale di future collaborazioni. Si è discusso anche della possibilità di offrire corsi formativi e certificazioni per favorire l’inserimento lavorativo dei giovani, in linea con le priorità delineate nel documento “Organizzare la Speranza”.

L’incontro ha evidenziato un forte interesse reciproco nel collaborare per affrontare sfide sociali e promuovere lo sviluppo sostenibile, sottolineando l’importanza di una riflessione continua e di una partnership attiva tra le due realtà

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3. CGS – Cinecircoli Giovanili Socioculturali _ Incontro dell’08/05/2024 con il Consiglio Direttivo nazionale

Nell’incontro con il Consiglio Direttivo nazionale del CGS sono stati raccolti alcuni rilievi in particolare intorno a due sfide.

Sfida 2. Formazione e comunicazione Rete salesiana in Italia ed in Europa: occorre un risalto maggiore alla rete associativa salesiana che stiamo costruendo, esplicitando il ruolo delle associazioni aderenti (una breve citazione è già presente a pagina 57 del documento “Organizzare la Speranza”, ma si ritiene che sia opportuno inserire un richiamo anche in questa sfida).

Sfida 5. Inserimento sociale e lavorativo dei giovani: nelle “linee di indirizzo comuni” si potrebbe valorizzare il contributo delle associazioni, e non solo delle imprese partner e delle scuole. In rapporto all’istanza vocazionale che caratterizza il progetto educativo pastorale salesiano, la proposta culturale dei CGS persegue infatti l’obiettivo di avviare i giovani verso il proprio progetto di vita che privilegia l’impegno umano e cristiano anche in professioni connesse alla cultura dei mezzi di comunicazione sociale. Inoltre, le nostre attività contribuiscono a educare i ragazzi a vivere il proprio tempo libero, attraverso la formazione artistica o sportiva.

 

4. Proposte

Le proposte che seguono sono una sintesi di quanto emerso dai tavoli nazionali e dal percorso compiuto a partire dal mese di gennaio 2024, strutturato per i cinque ambiti di intervento di Salesiani per il sociale.

 

 

Formazione e promozione della rete associativa

–       Continuare con incontri online sia per il Tavolo  sia per il Project Lab, in quanto spazio importante per condividere buone prassi e opportunità significativa di conoscenza  all’interno della rete associativa.

–   Dovremmo forse tornare a proporre degli incontri dei tavoli nazionali in presenza, anche per aggiungere tempo e spazio per le relazioni informali tra le persone.

– Orari degli incontri formativi e di promozione della rete associativa: alcuni partecipanti sottolineano il fatto che ci potrebbe essere maggiore partecipazione in un orario più serale, mentre altri preferiscono poter inserire questi Tavoli in orario di lavoro.

– Calendarizzare le formazioni nazionali in giorni infrasettimanali (ad esempio, partendo dal giovedì e terminando il venerdì sera o sabato mattina, invece che nei weekend).

– Proporre per tutta la rete una formazione permanente sulla riforma del Terzo Settore e i suoi continui sviluppi.

– Implementare la piattaforma “Organizzare la Speranza” e scrivere contributi su di essa, approfittando anche dell’assemblea nazionale.

 

 

 

Servizio Civile Universale

 

–   Il Tavolo nazionale sul Servizio Civile confluisca nel percorso di coordinamento delle Segreterie del SCU di Salesiani per il sociale

– Definire metodo per legare il cammino delle Segreterie SCU di Sxs al percorso di “Organizzare la Speranza”

– Includere momenti di condivisione con altri enti anche fuori CNESC (Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile).

 

 

 

Tutela minori ed educazione giovani

 

– Continuare ad offrire informazioni, attraverso il Tavolo nazionale, sul nuovo assetto del Tribunale Minorile;

–  Si apprezza la possibilità di approfondire, negli incontri del Tavolo nazionale, con specialisti argomenti utili alla gestione ordinaria e straordinaria dei percorsi di vita dei ragazzi e della gestione delle strutture di accoglienza;

– Confermare formazione sul tema dei diritti dei minori;

–  Realizzazione di percorsi accompagnamento nel passaggio dalla minore età alla maggiore età attraverso lo sviluppo di competenze nell’autonomia.

– Realizzazione di borse lavoro/stage/tirocini lavorativi retribuiti per i ragazzi in uscita.

–  Percorsi di formazione specifici in merito al trattamento e gestione delle dipendenze;

–  Percorsi di formazione specifici sul disagio psichiatrico nell’adolescenza;

–  Offrire maggiore formazione su tematiche specifiche (come avvenuto per la Riforma Cartabia);

–        implementare la formazione sulla Policy di Safeguarding nelle singole associazioni per garantire la protezione e promozione dei minori;

–       Promozione della mediazione culturale;

–       Advocacy congiunta per avere una voce più forte con le istituzioni.

 

 

Migranti

 

–    Confermare la presenza del tavolo nazionale dedicato a quest’ambito di intervento;

–   Confermare l’ottica di lavoro lungo termine;

–  Possibilità di progettualità congiunte (co-progettazione su avvisi nazionali);

–  Creazione di un Vademecum su prima accoglienza, seconda accoglienza e avvio verso l’autonomia;

–  Formazione operatori;

–  Continuare con le esperienze di tirocinio, borse lavoro;

–  Inserire degli incentivi per aiutare i giovani migranti nella fase di uscita dalla comunità, verso l’autonomia;

– Ragionare su soluzioni/mediazioni per l’ambito abitativo dei migranti, sviluppando meccanismi che facilitino le procedure per l’affitto di appartamenti (ad esempio, meccanismi di garanzia, fidelizzare le agenzie immobiliari);

–  Condivisione e sistematizzazione di prassi consolidate in materia salute… istruzione… lavoro… casa….

–  Il Tavolo nazionale vorrebbe continuare a lavorare sulle seguenti tematiche:

1. Accoglienza, integrazione, presa in carico (capire come valorizzare alcuni spazi per favorire l’accoglienza), anche in relazione con il tema dei corridoi umanitari e accompagnamento verso l’autonomia;

2. Comunità educanti e accoglienti: il ruolo delle famiglie, volontari, altre associazioni;

3. Segnalazione di disapplicazione della legge Zampa (facciamo parte del Tavolo minori migranti con la presenza di 21 associazioni);

4. Protagonismo rifugiati (racconto di esperienze dirette, coinvolgimento nel supporto di nuovi rifugiati);

5. Inserimento lavorativo di giovani migranti (collaborazione con aziende, corsi brevi, scambio di buone prassi tra territori);

6. Riconversione dei titoli, iter di riconoscimento dei titoli di studio o procedure di riconoscimento esami;

7. Uscita dal sistema di accoglienza e tema “del dopo…”: housing, ricerca abitativa, associazioni che si fanno garanti per l’affitto della casa.

 

 

 

Inserimento sociale e lavorativo

 

–          Scambiare le buone pratiche;

–          Mettere in rete le proposte;

–          Offrire formazione e accompagnamento su questo ambito di intervento;

–          Certificazione delle competenze;

–          Advocacy, organizzare convegni.

 

Organizzare la speranza

Roma 16 – 18 settembre.
Sogno, progetto, impresa.

salesianiperilsociale.it

Su questa pagina i contenuti e le dirette della Assemblea nazionale 2022

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